sabato 21 gennaio 2012

JOY DIVISION & CARPATHIAN


Ho vagonate di album "metal" da ascoltare e recensire, ma proprio non mi va in questi giorni. Ogni tanto mi capitano dei periodi di rifiuto semi-totale verso la musica con cui, al di là di tutto, sono cresciuto e che più amo. È anche un bene che ciò accada, penso che se ascoltassi sempre la solita roba mi brucerei il cervello e, almeno in ottica Metalitalia.com, non sarei in grado di essere obiettivo e rigoroso. Lungi da me diventare uno di quei "defender" con la testa quadrata, che credono di dover in qualche modo sacrificare la propria vita in nome del metal e ostentare un non so che di incorruttibilità. Gente che saluta con "Hail". Gente che "ha la sfiga nel codice fiscale" (cit.). Comunque, negli ultimi giorni ho ascoltato quasi esclusivamente i JOY DIVISION, anche sull'onda della visione del film "Control", che è basato sulla figura di Ian Curtis. Ho da tempo una passione per il post-punk e la wave 70-80, mutuata inizialmente da vecchi vinili a casa dei miei e poi approfondita negli anni '90, quando ascoltavo parecchio gothic metal. I Joy Division, assieme ai The Cure, sono quindi una delle mie band "non metal/hc" preferite. Le loro melodie hanno fatto scuola in numerosissime scene musicali, non ultima quella metal, di conseguenza non è poi così strano che trovi nella loro musica parecchi spunti interessanti. E non è nemmeno un caso che un disco come "Isolation" dei CARPATHIAN mi faccia letteralmente godere, visto che quest'opera della hardcore band australiana è un assoluto omaggio a Ian Curtis e ai JOY DIVISION. Ecco, se dovessi citare il disco che sto ascoltando più spesso ultimamente - in ambito musica "cattiva" - questo è proprio "Isolation". Hardcore adulto, con una spiccata vena malinconica sia a livello musicale che lirico. Lo recensii a suo tempo per il portale con toni molto positivi e oggi mi ritrovo ancora della stessa idea. Davvero un gran disco, che riascolto sempre volentieri quando mi ritrovo in un limbo in cui non mi vanno sonorità violente, ma nemmeno qualcosa di troppo soft. Chiudo con un po' di cover dei JOY DIVISION che apprezzo particolarmente.



Nessun commento:

Posta un commento