mercoledì 11 aprile 2012

Si val al Roadburn...


Proseguo con aggiornamenti a singhiozzo, perchè la mia situazione lavorativa è una vera merda al momento. Uso quindi il mio tempo libero per Metalitalia.com, che è praticamente un altro lavoro. In ogni caso, se tutto va come spero, dall'estate sarò un po' più libero e potrò finalmente tornare a scrivere quanto voglio (oltre a cagare sulla mia scrivania in ufficio prima di andarmene). Per fortuna vi è all'orizzonte un raggio di luce: domattina vado al Roadburn e per qualche giorno staccherò la spina. Dopo questo ultimo periodo di stress, mi sa che arriverò a Tilburg talmente ingaynato che finirò per essere arrestato. Bello fitto, il programma del festival quest'anno. Come al solito, c'è un sacco di roba settantiana/hippie/barbuta di cui non potrebbe fregarmene di meno, ma c'è anche una valanga di eventi che non voglio perdermi. Dagli Inverloch/Disembowelment ai Celestial Season (che suoneranno tutto "Solar Lovers" per intero), passando per Yob, Voivod e Nachtmystium (anche loro alle prese con album "interi"), senza dimenticare chicche come Sleep, Dragged Into Sunlight, Celeste, 40 Watt Sun... Poi vabè, come al solito finirò avvinazzatissimo e manderò tutto il programma che mi sono fatto a puttane dopo poche ore, ma almeno parto con l'idea di vedere il più possibile. Mica come certi che arrivano solo per fumare, sconvolgersi e vedere due band. La mia fortuna è essere semi-straight edge, a parte birra e sambuca! Mi congedo con qualche clip dedicato a ciò che attendo maggiormente a questo Roadburn 2012.






martedì 20 marzo 2012

TRAINWRECK


Sono da poco entrato in contatto con questo gruppo tedesco, TRAINWRECK, che mi era sfuggito sino a pochi giorni fa. Strano perchè conosco bene la scena hardcore (e derivati) di quella zona e questi ragazzi sono compagni di merende dei vari Planks, Downfall Of Gaia e Alpinist, tutta gente che seguo e ascolto abitualmente. Li ho visti sabato sera in uno show assieme ai LIGHT BEARER (che hanno presentato un nuovo pezzo strepitoso) e mi hanno fatto un'ottima impressione, tanto che gli ho comprato quasi tutto il comprabile. Sono uno strano ibrido tra Alpinist, Ghostlimb (con cui hanno fatto uno split), From Ashes Rise, Burial Year e primi Buried Inside... sorta di hardcore metallico sospeso tra nervosismo e introspezione. Alternano tracce tirate ad altre più contorte e ragionate, che denotano anche un buon bagalio tecnico. Atmosfere cupe e disperate come richiede questo sotto-filone e un buon gusto melodico. Soprattutto dal vivo hanno un tiro e una carica invidiabile. Mi hanno proprio coinvolto, cosa che ormai accade sempre più di rado purtroppo. Sul Bandcamp si può ascoltare praticamente tutto quello che hanno prodotto sinora.


NATRON - Negative Prevails


Avendo rivisto di recente Max, il batterista dei NATRON, qui a Londra (era il tour manager del recente tour europeo di Origin e Psycroptic) ho ripreso in mano alcuni dei vecchi lavori della sua band. I NATRON, a mio avviso, sono un gruppo molto sottovalutato nella scena europea. Sin dagli inizi hanno sempre avuto un suono personale, a metà strada tra vecchia scuola americana e thrash europeo alla Coroner. Piuttosto tecnici, con delle scelte di produzione anche coraggiose, sono sempre stati una voce abbastanza fuori dal coro, che purtroppo non è mai stata veramente ascoltata nè promossa a sufficienza dalle label di turno (sono stati per anni su Holy Records, etichetta di un certo prestigio che però era nota per sonorità più atmosferiche). Ieri riascoltavo il secondo full, "Negative Prevails" (Holy, 1999), album addirittura prodotto da Peter Tagtgren. Tanti gran pezzi su questo disco. Assieme agli ANTROPOFAGUS, i NATRON hanno mantenuto il death metal italiano sulla mappa quando a fine anni '90 andavano solo il power e il nu metal. Fossero usciti 5 anni prima o 5 anni dopo avrebbero probabilmente avuto maggior fortuna.


venerdì 9 marzo 2012

ANATHEMA - Weather Systems


Sto anche ascoltando il nuovo album degli ANATHEMA, "Weather Systems", in uscita ad aprile su Kscope (che è la Peaceville sotto copertura, semplicemente agli ANATHEMA non va di passare per metallari, anche se nessun'altro se li caga al di fuori di questa scena). Pare un altro bel disco... nella produzione degli ultimi anni, non avevo affatto gradito "A Natural Disaster", troppo diluito e prog per i miei gusti. Preferisco le ballatone romanticone che suonano adesso, belle mielose e orecchiabili. Certi testi fanno invidia agli HIM, ma pazienza, a piccole dosi sono uno che apprezza parecchio certa musica easy listening. La prima traccia dell'album, "Untouchable Pt.1" è davvero un grande singolo. La mia opera degli "ultimi" ANATHEMA preferita rimane comunque "Hindsight", che contiene piacevoli versioni acustiche di classici recenti come "Fragile Dreams", "Inner Silence", "Temporary Peace", etc... quando è sucito anni fa ho passato settimane a Boston ad ascoltare solo quello (e ad andare a concerti hardcore la sera!). Certo, "The Silent Enigma" è tutt'altra cosa, ma ormai quei tempi non torneranno più.


RISE AND FALL - Faith

Sta uscendo "Faith", il nuovo album dei RISE AND FALL. Ho fatto il pre-ordine alla Deathwish e mi hanno subito mandato un link per scaricarlo, in attesa che arrivi il CD. È la nuova politica dell'etichetta... tanto sanno che prima o poi finirà online, quindi tanto vale renderlo disponibile in alta qualità e premiare chi investe i soldi nel supporto fisico. Lo sto ascoltando da un paio di giorni e sto già godendo. La title track entra diretta nella top 3 dei loro brani migliori. Dark hardcore all'ennesima potenza: i RISE AND FALL sono ormai una realtà stra-consolidata.


giovedì 8 marzo 2012

ALIVE!

Famoso porco di tre lettere...

Sono decisamente impicciato in questi giorni, poco tempo per bloggare, ho il sito metal numero 1 in Italia da mantenere (yeah! :P), un lavoro da scavallare, un boss da pestare, un viaggio in Sudamerica (o Australia, devo ancora decidere) da organizzare, qualche problema di salute... insomma, diocanajadedio!!!

Per fortuna riesco ancora ad ascoltare musica, ma appunto non trovo il tempo per mettere idee e riflessioni per iscritto. Faccio una breve sortita adesso, postando qualcosina che (ancora?) non è passata su Metalitalia.com. Allora, ultimamente ho ascoltato...

PLAGUE WIDOW - "Plague Widow"



EP di debutto di questa death-grind band californiana. Una trivella nel cervello, tra distorsioni inumane alla Portal e "blastate" prettamente grind in odore di Rotten Sound. Se li ascolto nel momento sbagliato mi fanno venire il mal di testa, ma meritano.

HANG THE BASTARD - "Hang The Bastard"


Nuovo EP di questi zozzoni britannici... un mix di Crowbar, Entombed e Integrity. Riffoni grassissimi, ritmi cadenzati, attitudine sboccata. Certamente sono un po' ripetitivi alla lunga, ma hanno un gran tiro. Li ho visti tempo fa di spalla ai Black Breath e hanno fatto la loro figura.

THE HUNT - "The Hunt"


Hardcore/Crust/D-Beat band australiana, che si dice influenzata da Tragedy, Fall Of Efrafa e Buried Inside. Per ora sono senz'altro più vicini ai primi che agli altri, ma si vede che stanno cercando di dare un certo peso all'atmosfera e alla melodia. Mi pare abbiano delle buone potenzialità.

DISTANT WRECK - "Grief"



Altra hardcore band australiana, ma questa è ben più "controllata" e "ripulita". Un incrocio tra ultimi Carpathian e Shipwreck A.D.. Tempi blandi, atmosfere cupe, un buon afflato melodico. Si fanno ascoltare con piacere.

giovedì 2 febbraio 2012

NETHILITH - From Nothingness


Ieri sera mi sono lasciato volentieri andare a un breve sfogo death metal. Su consiglio di David degli UNDERGANG (UH!) ho dato un'ascoltatina al demo d'esordio dei NETHILITH, terzetto inglese (di Bristol) fautore di un death metal vecchia (-issima) scuola di matrice europea. Il materiale di "From Nothingness" suona come una via di mezzo tra la scuola svedese e quella finlandese... suoni crudissimi, canzoni snelle, ma un certo gusto per le atmosfere. Insomma, questi picchiano, ma non perdono la testa. Mi hanno colpito soprattutto i riff di chitarra, molto afilati e "orecchiabili", e le strutture dei brani, che ruotano attorno a pochi concetti e si esauriscono dopo un pugno di minuti. Questa band pare essere riuscita a ricreare quell'ingenuità che animava i prime mover della scena... sembra quasi che abbiano ascoltato pochissimi album prima di cimentarsi nel loro materiale. Pare che non sappiano niente di "cosa sia venuto dopo" un certo anno (diciamo l'89): il modo di comporre molto sobrio e "punk" sembra quello dei Nihilist, come se appunto questi ragazzi siano andati allo sbaraglio come i loro idoli oltre 20 anni fa. Solitamente chi si dedica oggigiorno a una musica così "vecchia" non riesce a nascondere completamente il fatto che sia stata per l'appunto confezionata in tempi recenti, quindi dopo aver, anche involontariamente, subito l'influenza degli ascolti di intere discografie dei classici. Per intenderci, se un gruppo di teenager dei giorni nostri si mette a suonare alla Entombed vecchia maniera senza pensarci troppo su, probabilmente non riuscirà a copiare del tutto lo spirito di un "But Life Goes On...", perchè magari, nonostante tutti gli sforzi, la produzione sarà sempre e comunque un pelo più pulita rispetto a quelle di quel demo, oppure perchè in una canzone ci saranno troppi riff (perchè i ragazzi magari avranno ascoltato anche un "Clandestine" assieme a tutto il materiale precedente, che è ben più zozzo). Insomma, i NETHILITH su questo demo danno quasi l'impressione di essere usciti da una macchina del tempo costruita a fine anni '80/primi anni '90. Non è cosa da poco!

mercoledì 1 febbraio 2012

THE HAXAN CLOAK

 
Mentre girovagavo per Londra settimana scorsa, mi sono imbattuto in questo album in un negozio di musica. Il tizio dietro il progetto deve avere qualche conoscenza all'interno dello store, altrimenti non si spiega come mai una uscita tanto underground fosse disponibile nei lettori per il pre-ascolto, accanto a varia roba indie-rock che tanto va in Inghilterra. Comunque, non è niente di metal/hc: THE HAXAN CLOAK è sostanzialmente un progetto ambient-noise dietro cui si cela tale Bobby Krlic, il quale cura in prima persona ogni singola nota o rumore di questo dischetto. Gli strumenti principali sono violino, cello, percussioni e synth, ai quali vengono aggiunti un pizzico di chitarre e "field recordings" (ovvero registrazioni di suoni della campagna e/o urbani). Insomma, niente che faccia scapocciare. È musica d'atmosfera, che magari qualcuno potrà associare alla scena drone/doom di gente come SunnO))) o Earth, ma che in concreto non è definibile "metal". In ogni caso, quando sono in vena, questa è roba che mi fa quasi cagare sotto, se ascoltata al buio nella serata giusto. Ha un che di minaccioso che trovo molto peculiare. Decisamente una bella scoperta.



domenica 22 gennaio 2012

THE GATHERING - "Heroes For Ghosts"

 
Ammetto di non aver quasi minimamente cagato l'ultimo album dei THE GATHERING, "The West Pole" (Psychonaut, 2008). Non so nemmeno bene perchè, probabilmente all'epoca non ero dell'umore giusto per ascoltarlo e magari ero anche un po' scazzato per l'abbandono della mitica Anneke. Comunque, l'altro giorno mi sono imbattuto in questo nuovo pezzo, per cui il gruppo ha già girato un video: "Heroes For Ghosts". Davvero bellino... la voce di Silje Wergeland non è carismatica tanto quella di Anneke, ma devo dire che fa il suo dovere in questa traccia. Poi il songwriting di René Rutten è sempre notevole: la seconda parte del brano, un po' più in uptempo, è eccellente... sembra una via di mezzo tra il sound di "Home" e quello di "Blacklight District". Rock atmosferico d'alta classe. A questo punto, credo proprio che andrò a recuperare "The West Pole" e che mi rimetterò a tenere d'occhio i THE GATHERING. A settembre uscirà il nuovo album e non voglio farmi trovare impreparato.


sabato 21 gennaio 2012

JOY DIVISION & CARPATHIAN


Ho vagonate di album "metal" da ascoltare e recensire, ma proprio non mi va in questi giorni. Ogni tanto mi capitano dei periodi di rifiuto semi-totale verso la musica con cui, al di là di tutto, sono cresciuto e che più amo. È anche un bene che ciò accada, penso che se ascoltassi sempre la solita roba mi brucerei il cervello e, almeno in ottica Metalitalia.com, non sarei in grado di essere obiettivo e rigoroso. Lungi da me diventare uno di quei "defender" con la testa quadrata, che credono di dover in qualche modo sacrificare la propria vita in nome del metal e ostentare un non so che di incorruttibilità. Gente che saluta con "Hail". Gente che "ha la sfiga nel codice fiscale" (cit.). Comunque, negli ultimi giorni ho ascoltato quasi esclusivamente i JOY DIVISION, anche sull'onda della visione del film "Control", che è basato sulla figura di Ian Curtis. Ho da tempo una passione per il post-punk e la wave 70-80, mutuata inizialmente da vecchi vinili a casa dei miei e poi approfondita negli anni '90, quando ascoltavo parecchio gothic metal. I Joy Division, assieme ai The Cure, sono quindi una delle mie band "non metal/hc" preferite. Le loro melodie hanno fatto scuola in numerosissime scene musicali, non ultima quella metal, di conseguenza non è poi così strano che trovi nella loro musica parecchi spunti interessanti. E non è nemmeno un caso che un disco come "Isolation" dei CARPATHIAN mi faccia letteralmente godere, visto che quest'opera della hardcore band australiana è un assoluto omaggio a Ian Curtis e ai JOY DIVISION. Ecco, se dovessi citare il disco che sto ascoltando più spesso ultimamente - in ambito musica "cattiva" - questo è proprio "Isolation". Hardcore adulto, con una spiccata vena malinconica sia a livello musicale che lirico. Lo recensii a suo tempo per il portale con toni molto positivi e oggi mi ritrovo ancora della stessa idea. Davvero un gran disco, che riascolto sempre volentieri quando mi ritrovo in un limbo in cui non mi vanno sonorità violente, ma nemmeno qualcosa di troppo soft. Chiudo con un po' di cover dei JOY DIVISION che apprezzo particolarmente.



venerdì 20 gennaio 2012

ALASKA


Ho poco tempo ultimamente, quindi pure i miei ascolti si fanno sempre più urgenti e sparati. Sto gradendo particolarmente questa hardcore band inglese chiamata ALASKA. Sono della zona di Canterbury, ma il sound è spesso prettamente belga, con riferimenti come RISE AND FALL e certa vecchia scena H8000. Qua e là pure qualche spruzzata americana alla THE HOPE CONSPIRACY, ma non troppo. Per ora hanno pubblicato un paio di split e un EP. Ho un debole da sempre per sto hardcore zozzo e non troppo veloce, che ha le sue radici negli INTEGRITY. Gli ALASKA dovrebbero pubblicare un nuovo EP in primavera su FITA Records (che già mi ha dato soddisfazioni coi DEPARTURES, anche se il genere è diverso), quindi li terrò d'occhio.



giovedì 12 gennaio 2012

Perchè lo fai?

Perchè lo fai... grandissima hit dell'altrettanto grandissimo Marco Masini. Praticamente il Niklas Kvarforth del pop italiano.



Ora però possiamo anche associare la frase a questo bel documentario confezionato da Michael Dafferner, frontman della "math-core" band americana CAR BOMB (un album su Relapse qualche anno fa, non proprio i peggio stronzi). In questa divertente oretta vi fa capire che cosa significhi essere musicisti dediti a "musica estrema" negli anni 2000 e cosa voglia dire andare in tour se non si è la cosiddetta "big thing". La prossima volta che vi chiedete come mai il tal gruppo non passa dalle vostre parti o non suona live spesso, magari senza che nemmeno abbiate comprato il suo ultimo album, guardate "Why You Do This"... qualche risposta riuscirete a rimediarla!


martedì 10 gennaio 2012

Back on track...


Buon anno! Riprendo a scrivere dopo un bel po'... tra vacanze natalizie in Italia, varie cose da fare per Metalitalia.com e scazzi vari, non ho avuto tanto tempo nelle ultime settimane. Ricomincio oggi, che ho un "buco" di un'oretta, motivato dal fatto che ieri sera è ufficialmente ricominciata la mia stagione concertistica, con il "release show" dei grandi MOMENTUM per "Whetting Occam's Razor". Concerto di spalla ai bravi BACCHUS (hardcore/sludge band irlandese di cui ho parlato bene sul portale) in una mezza topaia di Brixton. Personalmente adoro questo genere di posti, sono l'ideale per gruppi di questo tipo. Tanto sudore, umiltà e passione... i microfoni andavano e venivano, ma tutte le band hanno dato il massimo e il pubblico si è divertito. Non mi aspettavo di trovare così tanta gente, soprattutto considerato che si trattava di un lunedì sera. Alex, come suo solito, mi ha già scritto per scusarsi per il "pessimo" show... lo fa un concerto sì e uno no, anche per Efrafa e Light Bearer. È davvero un perfezionista impagabile. Non credo di aver mai conosciuto un musicista tanto umile e autocritico. Mi fa sorridere, ma gli voglio proprio bene... ahah! Una serata del genere, dopo un weekend trascorso a rompermi le palle in ufficio, ci voleva proprio. Servono più lunedì sera di "epic d-beat"!
Ora una serata di pausa e poi riprendiamo mercoledì con i THE SADDEST LANDSCAPE - ottima screamo (quello vero) band statunitense - e con THE BLACK DAHLIA MURDER + SKELETONWITCH + FLESHGOD APOCALYPSE giovedì. Probabilmente venerdì mattina in ufficio mi maledirò e sparerò frasi come "Non ho più l'età", ma per adesso poco importa. Si vive una volta sola!