giovedì 3 novembre 2011

ROTTING CHRIST - Khronos


Ogni tanto rispolvero "Khronos" (Century Media, 2000) dei ROTTING CHRIST. Non è sto discone, ma a mio avviso contiene qualche gran bel pezzo, che all'interno del repertorio del gruppo e tra i fan credo meriterebbe maggior fortuna. Il problema di questo disco è che è un po' caotico: si vede che Sakis era incazzato per le critiche ad "A Dead Poem" e "Sleep Of The Angels" e che voleva far vedere a tutti che non si era "venduto", ma volendo tornare così repentinamente a un sound più violento ha commesso qualche errore. Certi pezzi hanno uno svolgimento un po' disordinato, ad esempio. Hanno un'impostazione molto aggressiva, ma a tratti sembrano picchiare solo per il gusto di farlo. Altri ancora, invece, suonano come una via di mezzo tra estremismo e lo stile più dark metal dei due precedenti dischi che non sempre lasciano il segno... danno l'idea di non essere nè carne nè pesce. Su questo fronte la band migliorerà parecchio col successivo "Genesis". Infine, anche la produzione mi convince poco: andando agli Abyss di Peter Tagtgren, il gruppo si uniformò troppo a tutti quei gruppi black-death che in quegli anni registravano in Svezia. Il tocco greco non si sente quasi per niente. Come accennavo, ci sono però anche delle canzoni notevoli: "My Sacred Path", "Fateless", "You Are I", "Glory Of Sadness" o la cover di "Lucifer Over London" dei Current 93. Non sono un grande esperto di neofolk o industrial, ma questa versione mi è sempre piaciuta. Ricordo di aver assistito al tour in supporto a questo album... una tristezza, non c'era quasi nessuno. All'epoca erano in assoluto declino, eppure i Rotting Christ come sempre suonarono come se avessero davanti centinaia di fan entusiasti. Si può dire di tutto sulla loro discografia, ma di certo nessuno può tacciarli di essere poco convinti.



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