venerdì 28 ottobre 2011

THE ELYSIAN FIELDS - Adelain


C'è un gruppo "art rock" americano che si chiama Elysian Fields. Non sono questi. Il "The" è importante. I The Elysian Fields sono una delle mie band greche preferite. A dire il vero, tra i grandi nomi del metal ellenico, è difficile trovare qualcosa che non mi piaccia. Comunque, sono forse uno dei gruppi meno conosciuti, almeno se paragonati ai soliti Rotting Christ, Septic Flesh o Nightfall. Oggi ho ascoltato "Adelain" (Unisound, 1995), il loro debut album. Black-death metal piuttosto raffinato. Prevale la solita atmosfera epico-solenne made in Hellas, ma vi è una cattiveria e una velocità d'esecuzione particolarmente spiccata, cosa che li distanzia di un bel po' dai succitati gruppi. Anche la produzione, considerando che era il 1995 e che è un album greco, è superiore alla media: se ascolto un "Esoptron", che è uscito anch'esso in quell'anno, non ci trovo la stessa definizione (pur amandolo). Di questa band, almeno per i primi album, mi è sempre piaciuto il modo con cui venivano usati piano e tastiere: quando arrivano, fanno davvero la differenza. Non si tratta di pacchianate o di sbrodolate che coprono tutte le chitarre, l'uso è oculato ed elegante e aggiunge sempre qualcosa al pezzo. Per il resto, bei riff taglienti - a volte quasi di estrazione swedish - e un ottimo senso della melodia, che, quando le ritmiche rallentano, sembra anche rifarsi a certo doom-gothic britannico alla My Dying Bride. Forse è per questo che non hanno mai riscosso troppo successo: non sono mai stati facilmente inquadrabili e si sa che questo è un rischio... basta pensare ai nostri Novembre. Un bell'ascolto, comunque... mi ha fatto passare la mattinata.


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