martedì 25 ottobre 2011

WOLVHAMMER - The Obsidian Plains


Ultimamente pare che certe frange black metal o doom stiano facendo una corsa a chi diventa più elitario, sofisticato, pretenzioso e classista. Roba per quei soggetti che si vedono al Roadburn, quelli con i capelli corti ma la barba bella in evidenza, i jeans stretti e la camicia da boscaiolo del Nebraska che ti parlano di ste uscite ultra indipendenti, DIY, cazzi e mazzi. Quelli per cui esistono solo la vecchia Southern Lord, la Neurot o la Profound Lore. A sentir loro, certi gruppi sono bravi solo perchè non sembrano dei metallari come tutti gli altri o perchè hanno rilasciato uno split sulla Porcodiddio Records da Singapore. Per fortuna la stessa Profound Lore prova a rimettere l'ignoranza, il sudore e i capelli lunghi nel metal con il nuovo WOLVHAMMER, "The Obsidian Plains". Bella manata di doom-sludge annerito da un'iniezione di black metal, il quale aggiunge sia una dose ulteriore di blasfemia, sia un po' di atmosfera e melodia, che male non fa. Ultimamente per me non vi è niente di peggio che sorbirsi quelle immobili sbrodolate doom di un'ora che tanto "vanno" ora. Sti ragazzi movimentano le cose e lo fanno davvero bene, trovando il giusto compromesso tra i vari elementi. Potrei arrivare a definirli una via di mezzo tra Coffinworm, Black Anvil e Altar Of Plagues... ma forse solo perchè adesso non mi vengono in mente altri nomi e non ho voglia di sbattermi. In ogni caso, non siamo lontani.


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